Scrivere…
è la cosa più bella che mi sia capitato.
È la cosa che mi ha regolato l’esistenza, tenuto a bada dalle banalità e dall’arroganza dei superbi.
Più che fortunato, mi sento un privilegiato perché “scrivere“ è una passione che vuole conoscere, imparare, piuttosto che insegnare ed è questo ciò che voglio nella vita.
La distanza è una sinfonia
che si allunga
e si accorcia
in base al colore
che porti in tasca…
Un colore che non bisogna per forza
farlo vedere a tutti,
un colore che non si vede,
quello dell’anima…
si sente...
Così per magia
anche la distanza più ostile
sarà di poco conto
alla vista.
Giacomo Pietoso
Anche quando si piange
non bisogna smettere di sentire
il vento accarezzarti la pelle,
il ronzio raggiante delle rondini
scagliate come frecce nell’infinito…
Anche quando si piange
non bisogna permettere alle lacrime
di cadere al centro dell’anima
fino a spegnerla
fino a soffocare l’ eco dell’amore
la sua danza libera
non bella ma libera…
bisogna amare di più
fragile
Curioso, sai
ho fatto caso oggi
mentre me ne stavo sdraiato
a pancia all'aria
a una cosa
abbastanza singolare
o forse no.
Sentivo i canti
degli uccelli da fuori
venire nella stanza
dove la frescura
mi dava riposo
e così
tra un pensiero e l'altro
mi è tornato in mente
quando in passato
qualsiasi fosse stata
la stanza che abitavo
c'erano sempre i canti
a farmi compagnia.
Il vento tiene la tenda
nel limbo,
forse questo vale
anche per gli altri
chissà...forse le persone
sono soltanto distratte
impegnate a riempire
le giornate
di autentica vanità
dimenticandosi alla fine
di sentire.
Giacomo Pietoso
Anche se a volte la vita
non è come la vorresti…
Anche se a volte tutto
é così maledettamente indecifrabile
e senza un perché…
Anche se a volte la croce
si fa veramente pesante
tanto che ti costringe
a fermarti
lungo il cammino
della vita…
Anche se a volte
proprio non ce la fai a dire
scusa , ti amo, perdono
e a stendere la mano a chi
quella mano la nego'…
Dio c'è
ed è al tuo fianco
sempre.
Giacomo Pietoso
Sono andato in un posto,
nessuno mi conosceva,
si chiama "la collina dei sogni".
Dovresti andarci anche tu,
tutti dovrebbero farlo,
qualche volta ti porto
con me.
Lo sai, amica mia
mentre ci andavo
il vento soffiava
e le lacrime
riempivano gli occhiali
e tutto intorno era rovinato,
la gente girava
ma non sapeva
dove andare,
così sono arrivato.
Lì ci sono alberi
alti e bassi.
Qualcuno parla, altri no,
molti stanno zitti,
ma tanti ballano.
Sapessi come è bello
vederli ballare, amica mia,
sembrano farfalle nei campi.
Guardami dentro…
Ho detto così
a uno di quegli alberi,
e lui: "serve amore per farlo". E dov'è, albero? Dimmelo per favore,
per arrivare qui
ho camminato a lungo
e sono molto stanco.
"In ogni lacrima
che hai nascosto
dietro ai tuoi occhiali"…
Ecco dov' è l'amore.
Giacomo
Cosa ispira
I miei versi?
Chi muove
come fonte inesauribile
cuore, mente e anima?
Questo vorresti chiedermi, tu,
tu che prima di conoscermi
nemmeno sapevi
l’esistenza della parola…
poesia.
Sono le stelle della notte,
il segreto del silenzio,
il rumore infinito del mare
rinchiuso in una conchiglia…,
il volo leggero del gabbiano,
la leggerezza delle nuvole nel vento,
la pioggia che tarda
e i colori dei fiori di campo,
sentimenti sempre nuovi,
sempre diversi, mai uguali,
come le stagioni dell’anno,
un abbraccio sincero
che dura un secondo
ma ti riempie la vita di immenso.
Questo è quanto,
la voce che mi spira
in tutte le parti del corpo
infine su tutto…
il dolore.
GP
Sono tutta la nostalgia del mondo
e i suoi colori,
sono ombra che va cantando
e non muore mai,
sono tutto e niente,
sono tutto quello che muore nel giorno
e tutto quello che rinasce nelle stelle,
sono un pensiero per alcuni
e qualcosa di più per altri,
sono forte come un bambino
e fragile come mille soldati sul fronte,
sono il sogno di un gabbiano
che si fa aiutare dal vento
e il mare, sì
sono il mare...
sono questo, sono poesia
Giacomo Pietoso
Se solo si capisse
che la pioggia bagna tutti i tetti,
che il fuoco scalda tutte le mani,
che il sole illumina tutte le case,
che il potere dei soldi
non comprerà mai la verità,
che l'ambizione al suo traguardo
lascia solo polvere tra le mani,
che nella malattia
si può rinascere,
ed è sempre bello
ripartire da zero.
Che nella povertà e nel dolore
e' rinchiuso il mistero di Dio,
e ci fermassimo ad ascoltare
incantevoli canti degli uccelli,
a guardare la maestosità
di un tramonto,
a sentire il fresco profumo
dell'erba appena tagliata,
a gustare il cibo nell'essenza
per cui è stato creato,
vivremmo tutti
nella sua gioia.
Giacomo
Pietoso
Dio mio
se sbaglio correggimi,
se mi perdo
vienimi a prendere,
se piango o
se urlo contro il cielo
non tardare a consolarmi.
Dio mio
fammi parlare…
con i fiori,
con gli alberi
e con tutti gli animali che hai messo nel cielo,
nel mare
e su tutta la terra.
Dio mio insegnami
il linguaggio del vento
e così potrò ascoltarlo
quando mi soffierà vicino.
Dio mio rinfrancami
con il silenzio delle stelle
quando il dolore
mi sovrasta
e illuminami le vie
dove muoverò serenamente i miei passi.
Dio mio…
fa di me un verso
per una tua poesia
e se sarò io a scrivere,
guida la mia mano
ad ogni lettera
cantata dal mio cuore.
Dio mio…
soffiami nell'orecchio
e spazza via tutto ciò
che non sa di te.
Giacomo Pietoso
Se ne vanno sorridendo
sotto la pioggia,
non sono in cerca di consensi,
sono esseri liberi quelli,
sono i figli del vento.
Amano cogliere gli attimi
piuttosto che pianificarli.
Amano danzare all'improvviso
anche quando tutto sembra spento
perché infondo quelli
la musica
sembra proprio ce l'abbiano dentro.
Vivono sempre un po' sospesi
tra cielo e terra come uccelli
e come uccelli ogni tanto
gli piace volare.
Giacomo Pietoso
Le persone sensibili
quando piangono
preferiscono farlo in silenzio
perche' sanno bene
che il loro pianto
non verrà capito.
Le persone sensibili
quando ascoltano
lo fanno con il cuore,
ecco perché
la loro gioia sfiora il paradiso
e loro dolore sprofonda negli inferi.
Le persone sensibili
quando osservano
riescono ad andare aldilà
delle fragili apparenze.
Le persone sensibili
quando amano
lo fanno con tutto se stessi
per questo vagheranno
in piena solitudine,
le loro lacrime
le asciugherà il vento
mentre solo al tempo
sarà data la cura
per le ferite che porteranno
in fondo all'anima.
Giacomo Pietoso
Ho voglia di silenzio,
di qualcosa dal sapore vero, unico,
mi manca il parlare spontaneo senza filtri,
quello dalla corteccia grezza senza filosofia
e pieno di contraddizioni…
mi manca l’acqua
quella che bevevo per strada
dalle fontanelle nelle piazze, vicino ai portoni
che non soddisfavano solo un bisogno di acqua
ma dissetavano l’intera anima
facendoti sentire all’improvviso ricco,
il più ricco del mondo…
mi manca un ricordo
che faccia sentire il calore,
mi manca l’amore,
mi manchi tu,
seduta all’ingresso della mia mente
a far entrare solo i colori
dei fiori
mi manca Dio…
Ecco cosa mi manca oggi.
Giacomo Pietoso.
Qualcuno ci crede,
qualcun altro meno,
molti ne parlano,
l’angelo della buona notte veglia…
veglia sul tuo sonno
nella notte, in silenzio, veglia
affinché tu, dorma serena.
L’angelo della buona notte
non è fantasia,
ma la verità più bella
che esiste,
non esitare a credere questo
affinché lui possa vegliare
su di te,
abbi cura di salutarlo
prima del sonno,
quando tutto tace…
tu prega.
Giacomo Pietoso
Perché
chi trova un amico
trova un tesoro?
Forse perché
sa gioire della tua gioia
come fosse
la sua gioia
e quando il giorno
non va
silenziosamente
lui è lì
come le stelle alla
bella luna
a mostrarti compagnia.
Forse perché
quando confessi
tutto ciò che hai
o ciò che non hai
lui, senza tanti perché,
riesce semplicemente, a comprenderti.
Forse perché
in quelle scelte che
ogni tanto fai
e nessuno comprende, lui è lì al tuo fianco
per appoggiarti
senza se e senza ma.
Forse perché
sa bene
di non essere l'unico tuo amico
ma di essere,
invece, un ponte
tra te e tanti altri
amici che seguiranno,
fino a conoscere...
il vero amico,
Dio.
Giacomo Pietoso
Beati i poeti nel mondo
perché danno voce ai sentimenti
immortalandoli
con i loro versi.
Beati i sognatori
perché hanno trovato un senso all’ esistenza.
Beati gli artisti
perché danno vita e forma
alla bellezza nel mondo.
Beati gli animi liberi
quando spezzano le catene
scegliendo così di vivere
piuttosto che sopravvivere alla massa.
Beati i sorrisi degli innamorati
perché colorano il grigio del mondo
come nuove primavere.
Beato chi porta pazienza
ed è nel giusto
perché quando il giorno verrà
immenso sarà lo stupore nei suoi occhi.
Beato chi non attende la sorte
ma prende in mano la sua vita
per viverla fino in fondo.
Beato chi combatte per la verità
ed è pronto a morire per essa
perché sarà un uomo libero
per sempre.
GP
Sei la mia musa
così legittimamente
nella mia mente
che occupi e quasi
silenziosamente
senza nemmeno accorgertene
ogni angolo più remoto
perfino a me sconosciuto,
che sembra a te, invece
così limpido e chiaro.
Sei la mia musa
tu, pensiero fisso
nel tempo e nello spazio più estremo,
illumini
come fanno in mare aperto
i fari le navi…
così sconfinante, suprema,
così non ti penso
e poi ci ripenso
dondolante su e giù,
e poi mi porti via.
Sei la mia musa
e la mia rovina
che mi viene da ridere...
Chi sei veramente
che ti nascondi quando vuoi
e poi ritorni
e mi porti via,
per le vette più alte
e solitari tormenti,
e poi giù
nel cuore del mare...
a raccogliere fiori,
che l’anima si veste.
GP